I colori brillanti sono aposematici, cioè rappresentano un avvertimento per i predatori, che le Zigenidi sono disgustose: infatti, in tutti gli stadi del loro ciclo vitale, contengono sostanze tossiche, in particolare Acido cianidrico (HCN), che ricavano da piante come Lotus ma che riescono a sintetizzare anche autonomamente qualora nell'ambiente manchino piante produttrici di tali sostanze.
L'aspetto è di una lucentezza metallica. Nelle Zygaeninaeprevalgono i colori blu o nero con macchie sgargianti di colore bianco, rosso o giallo.
Passa con estrema rapidità da un fiore all'altro senza mai posarsi: resta in volo librato su di essi per pochi secondi battendo velocemente le ali ad una frequenza di 70-80 volte al secondo, al pari dei colibrì più piccoli e protendendo la lunga spirotromba verso i fiori per suggere il nettare, analogamente ai colibrì.
Si ritrova frequentemente in un’ampissima area continentale che va dal Nord Africa fino alla Cina, ma è riuscita a colonizzare soltanto poche isole Mediterranee.
Presenta un caso interessante di mirmecofilia facoltativa; la larva infatti è generalmente difesa dalle formiche sulla sua pianta ospite, ma può anche essere raccolta e allevata all’interno del formicaio prima dello sfarfallamento.
Sia i bruchi che le pupe di questi lepidotteri utilizzano complessi segnali chimici o acustici per condizionare il comportamento delle formiche, ricevendone protezione contro i parassiti e i predatori. Le larve posseggono delle strutture ghiandolari che secernono sostanze simili ai feromoni delle larve di formiche, in grado di condizionare il comportamento delle formiche limitandone l'aggressività e quindi inducendole alla tolleranza nei confronti dell'ospite
Nativa delle Americhe, è l'insetto migrante più resistente al mondo, compiono migrazioni di circa 2.000 chilometri e oltrein 46 giorni. Dal Messico al Canada e viceversa. Le migrazioni a Nord verso il Canada, avvengono in 3 generazioni, il ritorno in Messico avviene invece in un'unica generazione, e a compierlo sono milioni di esemplari. Solo le monarche nate tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno compiono il viaggio di andata e ritorno e vivono 6 mesi (a differenza delle altre tre generazioni che hanno invece una vita di sole 2-6 settimane)
Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle "ali ridotte".
L'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm.
Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido.
L'espressione "testa di morto" è dovuta a una macchia biancastra con due puntini neri, sul lato dorsale del torace che ricorda la forma di un teschio. Il nome scientifico rincara la dose con i nomi Acheronte (fiume degli Inferi)e Atropo(una delle tre Moire).
È talmente golosa di miele che capita che ne ingurgiti in quantità eccessive, tanto da non riuscire poi a lasciare l'alveare e da finire quindi soffocata da un gruppo compatto di api, che ricoprono il suo cadavere con della propoli per evitare che la decomposizione porti infezioni nell'alveare. I danni inflitti alle colonie di api sono molto ridotti in Europa, dal momento che questa falena è divenuta molto rara, vittima degli insetticidi. In Africa invece, dove questa specie è ancora molto diffusa, la predazione degli alveari rappresenta un problema reale per l'apicoltura. La falena viene attaccata dalle api di guardia all'entrata dell'alveare, ma la sua folta peluria, la cuticola
spessa e la resistenza al veleno che ha sviluppato le consentono di accedere al favo facendosi largo con saltelli e col movimento vibratorio delle sue ali. Una volta dentro si sposta indisturbata perché è in grado di diventare chimicamente invisibile alle api, cioè di produrre molecole chimiche che mimano gli acidi grassi cutanei emessi da questi Imenotteri, confondendosi quindi con essi.